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Certificazione pari opportunità nelle aziende, indispensabili per partecipare a gare di appalti

Una delle priorità trasversali del PNRR è garantire, con riforme e investimenti, le stesse opportunità economiche e sociali a uomini e donne. Tra gli strumenti previsti dalla Missione 5 del PNRR, nell’ambito delle politiche attive del lavoro, figura il Sistema nazionale della certificazione della parità di genere per le imprese.

Dal 1° luglio è legge lo schema di linee guida per misurare le politiche aziendali in materia. Le imprese possono richiedere agli organismi di valutazione accreditati, la certificazione della parità di genere, ossia l’attestato sul possesso di parametri minimi di equità uomo-donna in azienda. Il decreto 29 aprile 2022 delle Pari opportunità, attuativo della misura contenuta nella Legge di Bilancio (comma 147, legge 234/2021), è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1 luglio e fissa i criteri minimi per ottenere l’attestato. Nel frattempo sono stati accreditati i primi tre organismi di valutazione, che potranno quindi rilasciare la certificazione della parità di genere alle imprese che ne faranno richiesta.

A breve il Dipartimento per le pari opportunità emanerà due avvisi pubblici per sostenere le piccole e medie imprese e le microimprese nel processo di certificazione: il primo avviso consentirà l’erogazione di 2.500 euro a impresa per servizi di assistenza tecnica e di accompagnamento, mentre il secondo stanzierà 12.500 euro a impresa a copertura dei costi di certificazione.

Dal punto di vista degli enti pubblici, le linee guida sulla parità di genere sono rilevanti poiché trovano applicazione nell’ambito di concessioni ed appalti, sia sopra che sotto soglia, per tutti i contratti pubblici del PNRR e del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari. Alcune delle misure si applicano anche senza specifico inserimento da parte delle stazioni appaltanti di specifiche previsioni nei bandi di gara. Tali disposizioni sono volte ad impegnare le aziende ad affrontare in maniera trasparente l’analisi del proprio contesto lavorativo attraverso:

  • un rapporto sulla situazione del personale;
  • una relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile;
  • una dichiarazione e una relazione circa il rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro delle persone con disabilità.

La mancata produzione del rapporto sulla situazione del personale costituisce causa di esclusione dalle gare.

La violazione dell’obbligo della relazione di genere determina l’impossibilità di partecipare (anche in forma di raggruppamento temporaneo) per dodici mesi ad affidamenti da PNRR e PNC.

La mancata produzione della dichiarazione e della relazione sul diritto di lavoro delle persone con disabilità determina l’applicazione di penali.

Al contrario, l’assolvimento dei suddetti obblighi comporta delle misure premiali.

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