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Protezione antimafia sui fondi del PNRR

Per prevenire e contrastare il pericolo d’infiltrazione mafiosa nel succulento piatto del PNRR, il Ministero dell’Interno ha deciso di rafforzare il tracciamento antimafia degli investimenti. E’ stato infatti istituito l’Organismo permanente di analisi e monitoraggio sul rischio di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso: il tracciamento antimafia passa così sotto la direzione centrale della Polizia Criminale del dipartimento di Pubblica Sicurezza.

Strumento fondamentale per il monitoraggio sul pericolo di infiltrazioni criminali rimane la Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia. Attraverso la BDNA, il neonato Organismo permanente di monitoraggio dispone di una costante mappatura degli operatori economici, nello specifico quelli coinvolti nel ciclo degli interventi PNRR. Il continuo aggiornamento della banca dati consentirà di adottare in maniera tempestiva dei provvedimenti nei confronti di quegli operatori economici per i quali siano emersi elementi di rischio infiltrativo.

A seconda dei casi, sarà possibile utilizzare alcune misure di tipo conservativo introdotte di recente nel Codice antimafia, come la prevenzione collaborativa prevista all’art. 94-bis, alternativa all’immediata interdizione dell’operatore economico. Qualora gli elementi indizianti siano, invece, di tale rilevanza da avere già comportato l’adozione di un’informazione interdittiva, potrà invece essere valutato l’impiego del commissariamento ad contractum.

“Per proteggere i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, semplifichiamo le procedure, miglioriamo il sistema di contrasto alle infiltrazioni, rafforziamo i controlli. Ampliamo gli strumenti a disposizione dei prefetti, come la prevenzione collaborativa, senza creare nuovi ostacoli per le imprese”: sono le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, dall’Auditorium Giorgio Gaber di Milano nel suo intervento, mercoledì 25 maggio, al convegno “Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia” per il trentesimo anniversario della Direzione Investigativa Antimafia.

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