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Tutela dell'agroalimentare ed incentivi alle aziende per la raccolta differenziata


 18/01/2008 - Tutela dell'agroalimentare ed incentivi alle aziende per la raccolta differenziata

La Giunta Regionale della Campania, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Cozzolino, ha approvato due provvedimenti finalizzati, rispettivamente, a tutelare le produzioni  delle filiere agroalimentari campane e ad incentivare le aziende dell’industria e del commercio alla riduzione degli imballaggi, al vuoto a rendere e al riuso degli scarti industriali.

La prima delibera, relativa al sostegno alle produzioni agricole, prevede l’ intensificazione dei controlli di garanzia sulle produzioni agricole e zootecniche, attraverso un’azione congiunta tra l'Osservatorio regionale per la sicurezza alimentare, l'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno e l'assessorato regionale alla Sanità.  L’obiettivo è quello di migliorare gli attuali sistemi di etichettatura e di tracciabilità delle produzioni agricole e zootecniche, coinvolgendo anche enti terzi indipendenti per garantire le produzioni dop della Campania con un “bollino blu”.
Per le imprese agricole sono previsti infine incentivi per il compostaggio degli scarti delle produzioni agricole. L’intervento nel suo complesso verrà supportato da una campagna informativa sulla sicurezza alimentare in Campania, indirizzata alle aziende ed ai consumatori. 

La seconda delibera prevede importanti misure strutturali rivolte alle imprese campane che operano nel settore del commercio e dell'industria, al fine di incentivare la raccolta differenziata e sostenere il riuso e le produzioni che utilizzano il rifiuto, prevedendo anche incentivi per il “vuoto a rendere”.
Il provvedimento, finanziato con 1 milione di euro, è imperniato su tre direttrici:

  1. Ridurre la produzione di rifiuti da imballaggi, prodotti a perdere, materiali difficilmente smaltibili, intervenendo sul sistema del packaging e favorendo le imprese che garantiscono il riuso dell'imballo e che predispongono la resa o il “vuoto a rendere” su tutti i materiali (come vetro e plastica) suscettibili di riuso;
  2. Concessione di incentivi ai Comuni e ai consorzi di Comuni che realizzano piattaforme integrate di compostaggio da utilizzare come combustibile in centrali a biomasse fino a 1000 megawatt;
  3. Concessione di incentivi a tutte le imprese che effettuano investimenti tesi a innovare il ciclo per il trattamento e la gestione dei rifiuti prodotti come scarti della lavorazione potenzialmente inquinanti (concerie, oli esausti ecc.) e per le imprese che producono energia da rifiuti (in particolare, nell'ambito delle energie rinnovabili).
Pubblicato il 21-01-2008, letto 884 volte

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